Momento vintage (Ferrara)
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Dai,
non è ancora finita! Me lo dico quando guardo con una lacrimuccia questo cielo
che alle 20.30 è già scuro. Me lo ripeto mentre metto un cardigan in cotone per
cenare all’aperto la sera (quando fino a ieri andavo in giro tutta scollata... sudando per giunta!). È vero, quest’estate non è ancora finita... ma siamo al tramonto.
Quindi,
facciamo due conti: cosa ho imparato?
1) Fermarmi a guardare le
stelle. Mi ero dimenticata di quanto fosse bello sdraiarsi e perdersi guardando
il cielo. Ritrovandosi tra i propri desideri più nascosti. Ma dove erano
finiti? Erano lì. In attesa di essere accarezzati da uno sguardo amorevole e
fiducioso. Il mio, quello che ho in questi giorni in cui è uscita fuori, tanto
attesa, la parte migliore di me.
2) Non andare a fondo in tutte le
cose. Almeno in vacanza si può fare. Del resto, è questa l’essenza dell’estate:
la leggerezza. Quindi abiti leggeri, pensieri leggeri. Critiche gratuite che
scivolano via, come sabbia secca che non ha più punti d’appiglio sulla pelle. Stare
bene, finalmente bene con se stessi diminuisce i bisogni. Il primo: l’approvazione
degli altri.
3) Essere freelance anche in
vacanza. In particolare: in questa vacanza country, che ho scelto, ma ad un
certo punto mi è sembrata stretta. Andare oltre la definizione, curiosare, ricercare,
sentirsi al centro del mondo ovunque perché ovunque c’è qualcosa da conoscere
ed imparare... che belle le mie vacanze!
4) Ah, dimenticavo! Ho imparato ad amare (anzi no, mi sono innamorata e basta!) gli arredi e le creazioni di Rachel Ashwell, la conoscete? Io sono già sua fan e la sua storia è deliziosa...
4) Ah, dimenticavo! Ho imparato ad amare (anzi no, mi sono innamorata e basta!) gli arredi e le creazioni di Rachel Ashwell, la conoscete? Io sono già sua fan e la sua storia è deliziosa...
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