lunedì 26 marzo 2012

Come ritrovarsi dentro una pozzanghera

Pozzanghera: chi non ha sognato di tuffarcisi dentro da bambina e trovarsi in un mondo fatato? Io ci provavo sempre ma... mia mamma non è che ne fosse tanto felice!!!

Credete nell'oroscopo? Io no. Ma mi piace leggerlo per fantasticare su qualcosa di stra-bello che sta per accadere, quando è positivo e promette promette promette... oppure pensare che siano parole scritte a caso se è negativo, così me ne dimentico subito e "chi s'è visto s'è visto", si dice a Roma.

Però credo negli elementi e, essendo ariete, io sarei un segno di fuoco. 
Insomma mi infiammo e brucio... ah, come dargli torto al mio oroscopo?!



Me ne rendo conto ogni giorno, in ogni piccolo frangente, di quanto fuoco c'è qua dentro. 

E poi me ne rendo conto quando piove. Perché lì mi calmo. 
Mi piace così tanto l'acqua. Quel qualcosa che scorre, mentre tutto sembra fermo. 
E che crea laghi, ghiacciai o... una (più prosaica) pozzanghera. 
Proprio come questa (e no, non è la pipì di un cane, come potrebbe sembrare), che ho fotografato uscendo da casa di mia mamma. 
Una delle tante mie ex case. 
Una pozzanghera che racchiude un albero, una costruzione, lacrime, luce. 
Una pozzanghera che improvvisamente mi sembra parli di me e della mia storia.
Una pozzanghera che ha smesso di essere prosaica, almeno per me. 



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