| La parete dietro la cassa del negozio Pifebo, Roma. |
L’altro giorno ero a Monti, con la scusa di svuotare un po’ la mia scrivania in redazione (lo sapete che collaboro anche con questo bellissimo giornale?) prima del trasloco...
E ovviamente la testa era da tutt’altra parte.
Certo, non voleva essere lì a fare scatoloni per una redazione che si trasforma, per un budget che si restringe, per un capitolo della mia vita che cambia... Così l’ho riacchiappata tra una vetrina e l’altra.
... Ma non ho fatto in tempo! Avevo già acciuffato un paio di occhiali e un paio di scarpe qui. E mentre mi accingevo riluttante a pagare (questa consecutio tra accumulare oggetti che amo e svuotare il mio portafogli non l’ho mai capita bene)... guarda un po’?
Una cassa piena di bottoni, orecchini, bussole, oltre che monete! Folle, ma
solo un po’.
Quindi deliziosa.
| Se avessi un negozio la mia cassa sarebbe sicuramente così, anzi peggio. Niente soldi, solo bottoni! Vintage, però :) |
E poi: una parete piena di santini (vedi su), ma in mezzo a Santi e
Madonne... una polaroid del cagnolino. Idea folle? Solo un po'. Quindi simpatica.
E allora ho pensato: è questo il punto. La follia è bella quando è solo
un po’. Così si trasforma in simpatia, estro, fantasia.
E lo stesso vale per le persone. Quelle che mi piacciono
sono solo un po’ stravaganti, ma poi deliziosamente normali.
E il lavoro che amo? Solo un po’ stressante-da-pazzi. Poi
meravigliosamente interessante.
mumble mumble... ho detto una ca**ata?
mumble mumble... ho detto una ca**ata?
Ecco, mi sa che su quest’ultimo “solo un po’” ci voglio lavorare.
E non un po’. Proprio tanto :)
Nessun commento:
Posta un commento