lunedì 30 aprile 2012

Questione di input e di rose

Ecco un momento in cui sono riuscita ad accantonare tutti i miei input e... a respirare. Ed è bello farlo qui. 


No, ieri proprio no, non ci sono riuscita a dormire.
Le parole scorrevano nella mia testa come un fiume in piena.
Esattamente... le parole della persona che amo: innocenti, care, ma VERE.



Non mi ricordo com'è uscito fuori l'argomento degli input ("... ma poi l'ho capito che tu sei fatta così, bombardi di input"), forse parlavamo dei primissimi tempi in cui stavamo insieme, sì, di quando ho espresso il desiderio (vago) di andare al Parco di Vulci.

Tornavamo da Capalbio, l'ho detto così, per dire, e poi mi sono addormentata in macchina.
Peccato che mi sono ritrovata a Vulci.

Ma ero stanca, non volevo andarci in realtà, quindi dietrofront.

Eppure quello era uno dei tanti tanti tanti input che lancio alla mia dolce metà.
Che lancio al mondo.
Ma che lancio soprattutto a me stessa.

Questo da una parte va bene, sì, perché sostanzialmente avere tutte queste idee e iniziative mi ha portato a fare un lavoro che amo ma... che affanno! Mi ritrovo a correre come una trottola ogni giorno e il dubbio NE VALE LA PENA??? si sta facendo ingombrante.
Qualcuno mi da una risposta?
...
Ma saranno davvero una cosa buona tutti questi input che scoppiano nella mia testa come un pacchetto di coriandoli a carnevale?
...
Sarà che devo riempire un vuoto? Che non mi vedo (nel senso figurativo del termine) quando sono ferma?
...

Insomma, ieri mi rigiravo e rigiravo nel letto con questi dubbi qui.
Ma poi mi sono addormentata, sognando una bellissima rosa.
E quella, sì, mi sono fermata a ammirarla. A viverla. Ad odorarla.
Come tutte le cose belle (così tante...) che sono qui, nella mia vita, anche, anzi soprattutto, quando mi fermo.
E che non voglio smettere di "odorare" :)




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