giovedì 19 giugno 2014

Ma come ti vesti (quando lavori da casa)?!


Tre outfit per lavorare da casa su www.monpassage.it (Foto di Valeria De Cicco | Studio Oleandro)


Ma tu... come ti vesta quando lavori da casa?! Me l’hanno chiesto tante volte, l’ho chiesto tante volte (soprattutto pensando ai periodi di chiusa, quando non sai come mai ma il look zombie h24 ti calza a pennello). Quindi, per scrivere questo post mi sono guardata allo specchio.

Indosso un paio di pantaloni a sigaretta, un top turchese con collo tondo, infradito di gomma. Nere, come i pantaloni. Sotto: la pancerina color carne (Bridget Jones docet!), indossata nella speranza di camuffare la pancetta post-partum ;-)  Sono comoda ma anche pronta per uscire per un break e per passare davanti allo specchio senza che scatti l’urlo alla Munch... Un rischio che, per chi lavora da casa, è sempre dietro l’angolo!

Dopo anni di pratica ho deciso di non abbracciare nessun eccesso, che sia un tacco 12 tra le mura di casa (alcuni lo consigliano ma... ci credono davvero?!) o i pantaloni bucati che poi inevitabilmente metti anche per uscire a fare la spesa (incontrando sempre, dico SEMPRE, sguardi impietositi...). Qualche tricks l’ho imparato da Nina Garcia (trovi i suoi consigli nel libro Look Book – L’abito giusto per ogni occasione, De Agostini, capitolo Abbasso la tuta). Ecco la sua teoria e la mia pratica... 

#tricks by Nina
- Lo stile è come i muscoli, se non lo eserciti, lo perdi. Quindi, se continui a girare per casa con i felpone del fidanzato, all’occorrenza non riuscirai a uscire di casa con l’abbinamento giusto per andare ad un colloquio. VERO

- Vestirsi ed essere pronte ad un orario specifico mette nella giusta disposizione mentale essere più produttive al lavoro. VERISSIMO!

- Fare di necessità (lavorare da casa), virtù (sfruttandone la libertà, anche nello stile), vivendola come l’occasione giusta per vestirsi per far colpo solo su se stesse è liberatorio. VERO (MA SE HAI UNA SCADENZA TE NE FOTTI DELLO STILE #SAPEVATELO)


# tricks by me
- per lavorare da casa scelgo il loungewear, nome “esotico” per indicare abiti comodi ma che ti fanno magicamente entrare nel mood “mi sono messa la prima cosa presa dall’armadio e sto una favola”. Vedi leggings con maxi maglia che scivola sulla spalla, pantaloni freschi in lino, camicioni di cotone con shorts... I tessuti sono leggeri e freschi d’estate (come lino o cotone) e morbidi e cocoon d’inverno (come lana o cachemire). 

- abbasso le pantofole: io non le ho mai avute, ho una specie di allergia a qualsiasi tipo di calzatura da casa! Ma anche per i loro sostenitori, consiglio di evitarle mentre si lavora. Meglio un piede libero (stimola la creatività, lo sapevate?), magari in inverno protetto da calzini antiscivolo colorati: mettono allegria e non rischi di scivolare nel tragitto scrivania-cucina, scrivania-bagno.

- Mi è successo, nonostante i buoni propositi, di uscire di casa senza seguire nessuno dei tricks qui sopra (scusa, Nina!). Il risultato? Ho incontrato sempre (SEMPRE!) qualcuno che non avrei voluto incontrare... Quindi, oltre a non saltare l’appuntamento con lo specchio prima di uscire, armarsi di blush+rimmel non fa mai male. MAI.

Due outfit per uscire al volo per un'intervista o per un break www.monpassage.it (Foto di Valeria De Cicco | Studio Oleandro)



P.S. Per questo post ho avuto la possibilità di selezionare alcuni outfit da freelance su monpassage.it, boutique online di vintage e fashion design indipendenti. Fateci un salto, merita!

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