domenica 5 ottobre 2014

(Magic) #makerfairerome2014



 Immaginate un posto dove il sognatore, il geek, il visionario, il curioso e l’artigiano si riuniscono per mostrare al mondo qualcosa di nuovo: questo posto, sicuramente magico, si chiama Maker Faire Rome (3-5 ottobre 2014).

La fiera (allestita all’Auditorium Parco della Musica di Roma), super transennata da cancelli con fila chilometrica al seguito, ha qualcosa a che vedere con un concerto di Vasco e le giostre per i bambini una domenica mattina di sole a Villa Ada: è stracolma di gente. Tutti artigiani digitali? Tutti patiti per l’innovazione? No, non tutti. Tutta questa gente, come me, ama la magia.



E magia ce n’è davvero, girando tra i tendoni allestiti davanti all’Auditorium, nei garage stracolmi di stand e sui giardini pensili della struttura. Ogni angolo racconta una storia, una vittoria, una scoperta, un tentativo. Ecco le magie che mi sono piaciute di più:


§ Materiali naturali, come sughero e fibra di cellulosa rigenerata, resi impermeabili da resinature naturali, che diventano (MAGIA!) Borse D’autore super chic firmate Silvia Massaceni (designer creativa e artigiana 2.0) su cui artisti come Daniele Geniale, Cristina Ricci e Marco Lafiandra hanno proposto le loro opere e illustrazioni, riadattandole come decori poi realizzati attraverso l’uso della Digital Fabrication, macchinario a controllo numerico che riesce a riprodurre disegni e decorazioni, donando alla borsa uno stile unico. 



§ Ortaggi e frutta crescono (MAGIA!) senza bisogno della terra! E crescono davvero bene, tanto da tramutarsi nei prodotti bio di Ferrari Farm, un’azienda agricola di nuova generazione, con coltivazioni 100% biologiche e idroponiche, che utilizzano serre ermetiche e sterili, dove l'ambiente asettico garantisce la totale assenza di contaminanti provenienti dall'ambiente esterno e la creazione, quindi, di un clima unico all'interno della serra, indipendente dalle condizioni climatiche esterne. 

§ Componenti elettronici obsoleti, solitamente difficili da smaltire, (MAGIA!) riprendono vita: assemblati in forme e colori diversi, compongono piccole figure caricaturali che ricordano insetti o strabiche creature. I nuovi esseri elettronici vengono poi immersi in resina epossidica, in diversi stampi e forme, trasformandosi in piccoli bijoux, creazioni dell’architetto-designer Camilla Andreani, CEO di Midorj

I garage dove erano allestiti gli stand degli artigiani innovativi sono la parte della fiera che mi è piaciuta di più, ma anche le aree Food e Wellness meritavano una visita approfondita... Ne volete sapere di più? Fate un salto qui e non mancate la prossima fiera dei makers!


3 commenti:

  1. Le insalate idroponiche vanno alla grande alla Mauritius, confermo perché qui io ne mangio 2 o 3 a settimana ! E' anche un grande vantaggio per chi teme la toxo in gravidanza ! Non ci sono contatti con la terra o altri animali... il che evita di doverla disinfettare con l'amuchina... che tra l'altro qui non esiste...

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  2. Ups alle * Mauritius sorry! ;-)

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  3. Non avevo pensato anche al risvolto igienico, mi sembra un'ottima soluzione in gravidanza ;-)

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