venerdì 7 novembre 2014

Mamma freelance: worker-kit per i primi mesi


Camicia da notte con bottoni davanti. Pantofole. Assorbenti per il puerperio. Coppette assorbi-latte. Reggiseno per allattamento... Ti ricordano qualcosa? Era la valigia preparto, quel magico bagaglio di cui senti tanto parlare durante i mesi dell’attesa e che poi, improvvisamente, fa capolino anche a casa tua.

È un rito. Una sicurezza. Il bagaglio con cui viaggerai verso un altro mondo. 

Sono passati 8 mesi. E quello che vorrei adesso, come lavoratrice freelance, è una valigia post-partum. Un bagaglio, anche questo un po’ magico, dove trovare tutte quelle skills che una libera professionista come me deve mettere in campo quando torna a lavorare. Sapendo che nulla sarà più come prima. 

Allora io la butto qui: perché non la prepariamo insieme questa valigia? Tra un biberon e un pannolino, ecco le skills che mi hanno aiutato finora a far convivere il lavoro di mamma con quello di freelance. Quali sono le tue?



CONSAPEVOLEZZA
Mi dicevano “Mettilo in conto, sarà un gran mazzo”

E infatti È meglio saperlo subito: il ritmo del lavoro (e della tua vita) non potrà più essere frenetico come prima. Ciò non vuol dire che lavorerai come un bradipo, anzi. Semplicemente la priorità adesso è un’altra: un batuffolino senza denti ;-) Detterà legge e ti dovrai mettere un po’ da parte. Rimandare un lavoro a dopo. Un dopo in cui sarai troppo stanca e crollerai a letto. Per poi svegliarti poco dopo per dare la pappa. C’est la vie... avec a bébé! 

ORGANIZZAZIONE
Mi dicevano “È tutta una questione di organizzazione”.
E infatti Anche una casinara come me ha potuto constatare che, da mamma freelance, l’organizzazione ti salva la vita. Quando ho ricominciato a lavorare ho diviso la giornata in tre blocchi: la mattina da full-mamma (sveglia-cambio pannolino-latte-passeggiata-spesa-merenda-preparazione pappa-pappa-ruttino-ninne...); il pomeriggio da freelance (grazie agli AIUTI: nonni, suoceri, babysitter, marito, nipoti, da coinvolgere PRIMA del rientro al lavoro); la sera da... straccio? A volte. Altre volte però, con il pupo a nanna, si respira qualcosa di simile al relax.


SELF CARE
Mi dicevano “Ritagliati del tempo”
E infatti Ho scoperto che il tempo ritagliato dalla vita “avec bébé” NON va speso per: fare il cambio di stagione (chiedi aiuto!), lavorare (vedi punto precedente), andare a fare la spesa, fare lo dieta o una sessione strong in palestra. La cosa migliore da fare? Un bagno o una doccia calda, una telefonata ad un’amica, la manicure a casa davanti alla tua serie tv preferita. COCCOLE. Solo per te, mai come adesso puoi dirti che te le meriti!


ELASTICITà
Mi dicevano ”È il primo figlio? Sbaglierai tutto”

E infatti Spesso pretendo troppo da me stessa, non valuto l’enormità del cambiamento, il grande valore del ruolo di mamma, la criticità del lavoro freelance... e quando qualcosa non va secondo l’organizzazione prestabilita è facile buttarsi giù. Poi mi dico: domani andrà meglio. E va davvero così: l’esperienza insegna e del resto le cose non possono sempre andare come pensavi con un bebé, perché è VIVO, sperimenta, ha un mondo tutto da scoprire e tu hai il privilegio di accompagnarlo, con un sorriso e qualche dubbio sparso qua e là.


4 commenti:

  1. Francy che dire... se non che sicuramente tutte le mamme freelance si ritrovano nel tuo articolo ;-)
    Carinissimo davvero e molto realistico ! La vita da mamma freelance infatti è una corsa di resistenza e non di velocità... E ogni giorno è un nuovo giorno !

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  2. Sì, una bella corsa di resistenza, è vero. Che altro metteresti nel "worker-kit"? Se hai altre dritte sono tutta orecchi :-)

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  3. Forse .... saper delegare e rivedere i propri obiettivi (ma questi punti li hai gà accennati anche tu) Nel senso che anche se si vuole tentare di fare la super mamma worker è impossibile riuscire a fare tutto e bene... perciò almeno per quanto mi riguarda.... cerco di fare meno cose fatte ma fatte bene per il resto delego... o se non posso, rivedo i miei obiettivi quotidiani e settimanali e mi accontento di quello che riesco a fare... senza fare paragoni con il passato (o sforzandomi di non fare paragoni)....

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  4. Fare meno ma fare bene è ormai diventato il mio motto! E alla lunga funziona perché alle cose fatte male spesso devi rimetterci le mani. Per quanto riguarda i paragoni pre-baby, a volte sono più lucida e capisco perfettamente che certe situazioni non possono essere paragonate, a volte meno, e quand'è così rimango puntualmente delusa! Tutta esperienza :-)

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