Amanti in attesa vicino al comodino. Lo so, sono molto molto richiesta. |
Sto leggendo libri bellissimi = sono una ragazza fortunata.
Perché mi ritrovo nel posto giusto al momento giusto: tra
pagine che parlano di momenti che ho vissuto, trasudano riflessioni che condivido,
accarezzano emozioni che mi appartengono.
Mi piace così: compro libri su libri, li lascio
stare nella mia libreria, sugli scaffali, negli angoli polverosi della casa
(che sono tanti!), impilati sul comodino...
E poi. Poi arriva quel giorno in cui li apro. Mi scrollo di
dosso le scadenze dei miei pezzi, gli impegni della vita quotidiana, le
telefonate, i risentimenti, i sorrisi, le lacrime. Semplicemente mi fermo su
quella carta lì.
Una, due, tre pagine e... mi piace. Flirto. Rido alle sue
battute. Mi rispecchio nei suoi discorsi.
10, 20 pagine: stiamo scoprendo le carte. Siamo diventati
amici e compagni. Passiamo del
tempo insieme. Sempre di più.
50, 70 pagine: è nato l’amore (a volte). Me ne accorgo prima
di dormire, quando i miei occhi si chiudono su quelle pagine fitte. E quando
cerco uno spiraglio di tempo libero durante la giornata per leggere ancora un
po’.
100, 200 pagine: superiamo ostacoli insieme. Io: la faccia a
punto interrogativo del partner bizzoso che si ritrova una donna assente e
obnubilata dentro casa per qualche giorno. Lui, il libro: divaricato, orecchie
piegate, sporco di marmellata sulla copertina. È un miracolo che non mi lasci
(certo, avere una relazione extraconiugale con un oggetto inanimato aiuta...).
Arrivo alla fine: l’abbraccio si scioglie. Le lacrime, a
volte. E l’incanto che resta qui, dentro di me.
Insomma, per me è così: leggere un libro che amo è vivere
una nuova appassionante storia d’amore. Ma senza tradire il partner.
E devo dire, me la cavo alla grande :)
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