A Villa Borghese, sulla strada verso il mondo digital... tante castagne. Eccone due, ricordo della giornata, tra le press release delle startup. |
Chi mi legge e/o conosce lo sa: io mi intendo di roba vecchia, chiamiamola vintage (film, libri, vestiti, etc.). Il nuovo lo capto subito, lo capisco, ok, ma mi mette sempre un po' paura.
Quindi è con quel senso di ansia misto a curiosità che mi sono avventurata al Techcrunch, il più grande convegno dedicato all'imprenditoria digitale in Italia, dove sono state selezionate le migliori startup italiane del settore.
Pensavo: mamma li nerd.
Ostentavo: self control da addetta ai lavori. O almeno ci provavo.
Ma è bastato un attimo per ubriacarmi di nuove idee e imparare qualcosa di nuovo. Conoscere tanti approcci al mondo del lavoro. Tanti progetti, presentati con dignità e passione.
Ecco cosa mi ha colpito.
La vista: le migliori startup digitali italiane inserite in
un contesto super naturale come quello di Villa Borghese, a Roma. Una bella metafora
dell’integrazione tra tecnologia e vita quotidiana.
L’udito: le parole di Luca Ascani, co-organizer dell'evento e co-fouder di Populis, che non parla di business fini a se
stessi ma di bisogni. Umani. Da qui si deve partire per costruire un’impresa
che funzioni, in rete e non. Condivido!
L’olfatto: l’odore di idee nell’aria, di buone idee. Come
quella di Cortilia, il primo mercato agricolo online che mette in contatto
produttori e consumatori senza intermediari. O quella di NextStyler.com,
brand-vetrina per stilisti emergenti. E molte, molte altre.
Il tatto: il frusciare dei bigliettini da visita colorati,
l’energia che scorre tra le persone quando condividono un progetto, un sogno.
Rigenerante.
Il gusto: il mio personale si è soffermato qui, da
Style4Real, dove digitalizzare il proprio guardaroba (come quello della protagonista di Ragazze a Beverly Hills, una pellicola precorritrice dei tempi, visto che è del 1995!) e ricevere promozioni
personalizzate. Niente male, no?
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